Quarant’anni di presenza in Brasile. Li festeggiano le suore Dimesse Figlie di Maria Immacolata. L’appuntamento è in Brasile, questa domenica alle 16 nel centro parrocchiale Santa Cruz da Serra, ma l’eco della celebrazione giunge fino alla casa madre di Padova e in tutte le realtà in cui opera la famiglia religiosa.
Era il 16 settembre 1976, quando la nave Cristoforo Colombo portò da Genova in Brasile quattro suore Dimesse: suor Giampaola Busolo, suor Graziana Favero, suor Monica Dalle Carbonare e suor Fiorenza Caruso. Andavano a impegnarsi in missione con i sacerdoti padovani: don Lino Bottin, che le accoglieva nella parrocchia di Sant’Antonio a Petropolis, don Caterino Longo e don Orazio Zecchin.
«Accolto l’invito della chiesa di Padova – si legge in una pubblicazione che raccoglie l’esperienza in Brasile – madre Bertilla Narchi (la superiora generale) ha inviato le quattro suore come missionarie in Brasile. Non avevano altra sicurezza se non la forza di Dio, il mandato della chiesa e della famiglia».
«Fin dai primi giorni – continua la cronistoria – le nostre sorelle hanno fatto la dura esperienza di non conoscere la lingua portoghese di questo paese. Con pazienza e attenzione, visitando le famiglie, ascoltando i poveri e gli orfani, sono riuscite a capire e a comunicare con le persone. La preghiera e la parola di Dio infondevano nei cuori forza e coraggio e le difficoltà della missione accrescevano la comunione fra loro. Il Signore non chiedeva loro grandi cose, ma piuttosto che fossero una presenza umile e gioiosa, testimoni del grande amore che Lui ha per ciascuno. Le sorelle si impegnavano così a vivere ogni giorno la conformità di amore a Gesù crocifisso».
Nel 1981 viene aperta una seconda comunità nella parrocchia di Nostra Signora di Fatima a Duque de Caxias, mentre nel 1984 si celebrano le prime professioni religiose di giovani brasiliane e altre si avvicinano alle suore Dimesse. «Si è vista così la necessità di cercare una casa adatta per la formazione delle future suore ed è stata trovata a Xerém».
A dieci anni dall’arrivo in Brasile, di fronte alle esigenze pastorali della neonata diocesi di Duque de Caxias, viene aperta una nuova comunità a Santa Cruz de Serra. «Nel 1986 l’entrata in noviziato delle due giovani Maria da Luz e Maria da Conceição (Nica) e l’arrivo dall’Italia, il 6 giugno 1987, di suor Cristina Miola facevano intravedere al “piccolo gregge” un orizzonte più ampio».
Nel 1989 viene avviata una nuova missione nella città di Vila Velha, diocesi di Vitória, nello stato di Spirito Santo. Già dall’anno precedente comincia uno studio approfondito sul carisma, «nel vivo desiderio di “ritornare alle fonti” per uno specifico compito missionario in Brasile». Intanto, a Vila Vehla viene costruita la Casa del bambino.
Nel 1994 prende vita una nuova comunità a Corrego D’Agua (attuale Sooretama); nel 1997,date le urgenti necessità, sorge la scuola materna San Francesco d’Assisi, un centro di accoglienza per bambini dai 2 ai 6 anni nella favela di Vila Beira Mar. In occasione dei trent’anni di presenza in Brasile, nasce una nuova comunità nel Nordest del paese.
Mentre, dopo 26 anni di servizio nella parrocchia di Nostra Signora di Fatima, la seconda che ha accolto le Dimesse, «abbiamo ascoltato una nuova chiamata e, dopo un lungo discernimento, abbiamo deciso di lasciare questa missione e andare più lontano». Nel 2009 le religiose aprono una comunità anche a Pesqueira, dove è vescovo il padovano Francesco Biasin. «Come all’inizio, sentiamo vivo e profondo il forte programma d’invio della chiesa e della nostra famiglia religiosa: “Andate nel nome del Signore”». Oggi, a quarant’anni di distanza, sono presenti in Brasile 18 suore e una novizia, le italiane sono cinque. Tra loro ci sono anche due delle prime arrivate: suor Giampaola e suor Fiorenza. Le Dimesse sono presenti a Duque de Caxias (casa di formazione San Josè e parrocchia di Santa Cruz), Vila Velha, Sooretama, Fazenda Nova e Pesqueira.
50° di professione per 14 religiose tra cui la superiora generale, madre Predebon
14 suore Dimesse hanno da poco celebrato, tra Padova e Udine, i cinquant’anni di professione religiosa. Questi i loro nomi: suor Ermelina Azzolin, suore Fabrizia Baldo, suor Ermanna Ballotta, suor Brunella Bernardi, suor Almarosa Bisato, suor Saveria Buoso, suor Armica Busolo, suor Elisalma Faggian, suor Flora Filippi, suor Josè Gasparini, suor Teresina Lazzaro, suor Giuliana Lena, suor Damiana Penazzato e suor Ottavina Predebon, superiora generale delle suore Dimesse Figlie di Maria Immacolata.
«Vivere per me questo 50° – ha sottolineato suor Predebon – significa rinnovare come ogni giorno la mia gratitudine verso il Signore che mi ha chiamato e mi ha custodito in questo lungo cammino. Gli sono riconoscente per la gioia della consacrazione che non è mai venuta meno, neanche nei momenti più difficili della storia della nostra comunità, e per l’amore che mi ha dato da condividere con tante sorelle e fratelli in tutto il mondo. Anche questa è per me una tappa fondamentale, da cui ricevo forza e rinnovamento per continuare il dono della mia vita finché il Signore vorrà. Ringrazio quanti mi sono stati accanto in questi cinquant’anni, in particolare le consorelle con le quali condivido questo anniversario in piena sintonia di sentimenti e di progetti per il futuro personale e comunitario».