Don Rino Pittarello è tra le braccia del Padre

Il funerale mercoledì 21 luglio alle ore 16.30 nella chiesa di Legnaro

Nella sera di domenica 18 luglio è mancato nella sua abitazione di Legnaro don Rino Pittarello, a seguito della grave malattia che da tempo lo aveva colpito.
Il funerale sarà celebrato mercoledì 21 luglio 2021 a Legnaro, alle ore 16.30.


Don Rino Pittarello, figlio di Antonio e Maria Cavaliere, nasce a Legnaro il giorno 11 maggio 1947.

Entra in Seminario al Barcon nel 1958 assieme ad un gruppo foltissimo di ragazzi (133): assegnato in prima media alla sezione D, ancora viene ricordato per la predisposizione alla matematica e per l’irruenza con cui giocava a calcio, da buon attaccante.

Dopo l’ordinazione presbiterale, viene inviato prima come cooperatore festivo ad Arzergrande, poi a S. Maria delle Grazie di Este (1974-1984). Nei dieci anni di permanenza a Este si fa notare per il modo brillante di spiegare e attualizzare la parola di Dio e ancor più per il modo vulcanico con cui coinvolge le persone, in particolare i giovani ai quali vuole riempire il tempo libero, appassionandoli alla vita parrocchiale. Lo stesso entusiasmo, accompagnato da una buona dose di coraggio, dimostra nel proporre recital, campiscuola, grest per bambini e ragazzi, preparandone con dedizione gli animatori. Lo si vede correre per le vie del paese con macchina o pulmino a raccogliere giovanissimi, giovani e talvolta anche adulti da portare in patronato per le iniziative proposte. Ai tornei di calcio organizzati in parrocchia don Rino partecipa attivamente e alla Festa patronale, da lui pensata con serate di giochi e convivialità, accanto alle varie celebrazioni, è il primo tifoso di ogni quartiere in competizione. Nel Centro parrocchiale, dove girano centinaia di persone, ha la porta sempre aperta del suo ufficio per un colloquio ed uno scambio. Sostenuto da un’ampia preparazione culturale (ogni giorno legge più quotidiani e dispensa libri) che coltiva anche con l’esperienza di docente di religione al Liceo Ferrari, non esita a dibattere, argomentare e discutere, per sollecitare la mente e gli interessi. Non da ultimo, alle Grazie di Este lascia l’esempio di un grande legame con il parroco di allora, don Camillo Zaramella, sentito come un padre, un fratello maggiore, un maestro di vita: entrambi godono dell’affetto e del rispetto reciproci.

Nell’autunno del 1984 è nominato parroco a S. Giacomo di Albignasego, dove rimane fino al 1990. Nella giovane parrocchia non sono ancora ultimate le strutture comunitarie e don Rino, oltre a provvedere al Centro parrocchiale e al campo sportivo, si preoccupa di creare la comunità ricorrendo ancora alle feste, allo sport, ai campi, alle attività estive delle famiglie, ai viaggi per i giovani.

A partire dal 1990 giungono i primi incarichi amministrativi che lo avrebbero accompagnato per molto tempo: viene nominato membro del Consiglio Diocesano per la Gestione Economica (1990), Consigliere delegato di Tele Chiara (1990), Delegato diocesano per la pastorale del tempo libero, turismo e sport (1994); Presidente dell’Opera Diocesana Assistenza (ODA), Delegato per le Cucine Economiche Popolari e Incaricato diocesano per il Sostegno economico della Chiesa (1997).

Nel marzo 2002 è nominato Economo Diocesano e Direttore dell’Ufficio Amministrativo diocesano, incarico che, rinnovato nel tempo, mantiene fino al 2013. Con la sua presenza gli Uffici amministrativi della diocesi si strutturano diversamente e cresce la squadra che vi lavora in modo coordinato. Nel marzo 2005 diventa Delegato Regionale della Federazione tra le Associazioni del Clero in Italia nella Regione Ecclesiastica Triveneto, divenendo anche Vice presidente nazionale della stessa FACI nel 2012, su nomina della Conferenza Episcopale Italiana. Dall’ottobre 2002 e fino al dicembre 2010 è anche uditore presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Triveneto.           

Concluso l’incarico di Economo diocesano, per alcuni mesi è collaboratore della parrocchia di Legnaro, prima di essere nominato parroco di Ponte S. Nicolò, dove rimane fino al giugno 2020. Sopporta una grave malattia con forza e discrezione, fino a quando la morte sopraggiunge la sera di domenica 18 luglio, nell’abitazione di Legnaro dove risiedeva.

Di certo don Rino si è imposto con il suo carattere impavido, intraprendente e burbero, nonostante non mancasse di generosità e di attenzioni personali, fosse incapace di tenere rancore, desse volentieri fiducia alle persone e temesse la solitudine. Si teneva informato, perché affascinato dal mondo e dalle novità. Attivo e schietto, raggiungeva gli obiettivi proposti senza reticenze.

Avendo in Kenya un compagno di ordinazione, don Vittorio Grigoletto, lo andava volentieri a trovare sia a Nyahururu che ad Ol’Joro Orok, tanto che, d’intesa con la famiglia e specialmente con la madre, in ricordo del padre Antonio, volle aiutare proprio la missione di Ol’Joro Orok che negli ultimi anni ‘80 e nei primi anni ‘90 era in fase di avvio. Fu offerta alla missione la costruzione della casa delle Suore Dimesse e anche del dispensario medico, tuttora operante. Don Rino, la madre e i fratelli si sono portati più volte in Kenya con sana curiosità, molta discrezione, il desiderio di aiutare e incoraggiare.

Le esequie saranno celebrate dal Vescovo Claudio mercoledì 21 luglio a Legnaro, alle ore 16.30. La Chiesa di Padova è vicina ai fratelli Gianni, Giuseppe, Lucio, Demetrio e alla sorella Lia. Un compagno di ordinazione ha scritto: «La pienezza della Pasqua lo accolga nella Terra Promessa».