L’annuncio è stato dato in occasione dell’Assemblea diocesana di apertura dell’anno pastorale del 25 novembre 2017: si svolgerà a partire dall’autunno 2018 la visita pastorale del vescovo Claudio alle comunità cristiane della diocesi di Padova e sarà ricolta a preti, diaconi, religiosi/e, organismi di comunione ed operatori pastorali, realtà significative della parrocchia e, con particolare attenzione, ai giovani con le indicazioni del Sinodo diocesano.
Il Vescovo condividerà la vita ordinaria della parrocchia: momenti di preghiera, situazioni normali ed esperienze quotidiane delle comunità, si concentrerà prevalentemente sulla vita delle comunità cristiane. Incontrerà particolari situazioni di fatica e sofferenza e luoghi di carità presenti in parrocchia e ci sarà il tempo per incontri personali.
Ecco, di seguito, alcuni appunti su natura, senso e obbiettivi della visita.
- Gli atteggiamenti di fondo del vescovo.
a. Il Vescovo si presenta come un figlio, che scopre e raccoglie il patrimonio immenso della Chiesa di Padova. Vive questa Visita come un’occasione di ascolto.
b. Il vescovo è un fratello nella fede, condivide questo grande dono insieme a tutti i battezzati e comunità cristiane. Condivide tempo e vita ordinaria con i suoi fratelli nella fede, come un esercizio di fraternità (vedi OP di quest’anno).
c. Il vescovo è anche il padre. Quindi il riferimento, il punto sicuro dell’unità tra tutte le nostre parrocchie e realtà diocesane. Incoraggia, mostra tappe e prospettive, guida il suo popolo.
- Il senso della Visita del vescovo Claudio
a. E’ un atto apostolico. Il Vescovo nella successione degli apostoli conferma le nostre comunità cristiane, collegandole simbolicamente con le prime. La Visita è un dono che ci fa sentire Chiesa, convocati e chiamato a vivere la grazia e la bellezza della fede.
b. E’ un segno sacramentale. I sacramenti esprimono la continua vicinanza del Signore Gesù alla sua gente e ci trasformano l’altezza dei suoi pensieri e sentimenti. La Visita rende presente l’unico Pastore, il Signore Gesù che continuamente si prende cura delle pecore e del gregge, preoccupato che nessuno vada perduto, come dice il Vangelo.
c. È servizio all’unità della Chiesa di Padova. Il vescovo riconosce e conferma l’insostituibile ricchezza di ogni singola esperienza parrocchiale, invitando tutti a non disperderci e a puntare all’essenziale, sia nelle scelte di fondo, sia nei modi e nelle prassi pastorali.
- Gli obiettivi della Visita
a. Confermare la bontà dei cammini intrapresi in questi anni (la scelta del generare alla fede gli adulti; il coinvolgimento di tutta la comunità cristiana nell’annuncio del Vangelo; la crescita degli Organismi di comunione; l’attenzione per il territorio e la cura per i poveri espressa attraverso le Caritas parrocchiali ed i centri d’ascolto vicariali; la consapevolezza che la gestione dei beni e la trasparenza nell’economia è annuncio evangelico…)
b.Questo tempo di “cambiamento d’epoca” ci mette davanti altre sfide: dare centralità alle parrocchie, perché siano luoghi di incontro con Gesù e di forte spiritualità e diventare comunità dove ci si accompagna e ci si sostiene fraternamente nell’avventura della fede.
c. La necessità di ripensare la struttura diocesana a partire dalla parrocchia nelle sue dimensioni essenziali (annuncio- formazione; liturgia e preghiera, carità e servizio) e dalla qualità delle sue relazioni.
.