1° maggio 2020: una “veglia domestica” per il mondo del lavoro

La traccia e il video di accompagnamento disponibile dalle ore 16 di giovedì 30 aprile

«L’emergenza seguita alla diffusione del Covid-19 ci sta insegnando che le vicende dell’esistenza rimescolano le carte a volte in maniera improvvisa, rivelando la nostra realtà più fragile. Ci ha fatto comprendere quanto è importante la solidarietà, l’interdipendenza e la capacità di fare squadra per essere più forti di fronte a rischi ed avversità. L’emergenza sanitaria porta con sé una nuova emergenza economica. Nulla sarà come prima per le famiglie che hanno subito perdite umane. Nulla sarà come prima per chi è stremato dai sacrifici in quanto operatore sanitario. Nulla sarà come prima anche per il mondo del lavoro, che ha prima rallentato e poi ha visto fermarsi la propria attività. Già si contano danni importanti, soprattutto per gli imprenditori che in questi anni hanno investito per creare lavoro e si trovano ora sulle spalle ingenti debiti e grandi punti interrogativi circa il futuro della loro azienda. Nulla sarà come prima per i settori che sono andati in sofferenza e vivono l’incertezza del domani: si pensi al turismo, ai trasporti e alla ristorazione, al mondo della cooperazione e del Terzo settore, a tutta la filiera dell’agricoltura e del settore zootecnico, alle ditte che organizzano eventi, al comparto della cultura, alle piccole e medie imprese che devono competere a livello globale e si vedono costrette a chiusure forzate, senza poter rispondere alla domanda di beni e servizi. Giorno dopo giorno, ora dopo ora, comprendiamo il serio rischio che grava su molti lavoratori e molte lavoratrici. Nulla sarà come prima per tutte le realtà del Terzo settore e particolarmente quelle afferenti al mondo ecclesiale. Già in queste settimane abbiamo registrato gravi difficoltà nel sostenere gli oneri economici di queste imprese (scuole paritarie, case di riposo, cooperative sociali …), soprattutto nei confronti di coloro che vi lavorano. Per altro, non avendo finalità di lucro, le loro attività si svolgono, in gran parte, con margini di sicurezza economica molto ridotti. Non solo i prossimi mesi, ma il loro stesso futuro, rischia di essere pregiudicato. È con questa preoccupazione nel cuore che ci apprestiamo a celebrare la Festa del 1° maggio di quest’anno».

Inizia con queste parole il messaggio dei vescovi italiani per la festa del lavoro del 1° maggio 2020, una festa che porta quest’anno nel cuore, molte domande e incertezze; una festa che sarà impossibile celebrare anche con la preghiera insieme come solitamente si faceva con la Veglia del lavoro in una delle aziende del territorio della Diocesi di Padova.

Anche quest’anno era tutto pronto per un momento di incontro e preghiera… Impossibilitati a ritrovarci l’Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Padova ha preparato un video e un testo per accompagnare un momento di riflessione e di preghiera: una veglia “domestica”, dal titolo “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”, che attraverso la riflessione sul Padre nostro permetterà di «trasformare la nostra Diocesi in un grande laboratorio e unire la preghiera che esce dalle nostre case per formare un intreccio di grazia che attraversa ogni luogo».

Il testo e il video che accompagnano questo momento di preghiera sarà disponibile da dalle ore 16 di giovedì 30 aprile 2020 sul sito della Diocesi di Padova.

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Scarica il testo della Veglia