cs 313_CANTIERE APERTO SUL RESTAURO DELLA PALA DI SANTA TECLA

Santa Tecla che intercede per la liberazione di Este dalla pestilenza del 1630, il capolavoro di Giambattista Tiepolo realizzata per l’omonimo duomo di Este (Pd), tela di notevoli dimensioni (685 x 390 cm), dall’ottobre 2012 è stata staccata (previo accordo tra Soprintendenza competente, Ufficio Beni culturali della Diocesi di Padova e parrocchia), dalla sua sede originaria per essere esposta alla mostra Giambattista Tiepolo (dicembre 2012-aprile 2013) a Villa Manin di Passariano di Codroipo (Ud). Contemporaneamente è stato avviato un delicato e accurato intervento di restauro diretto da Elisabetta Francescutti (Soprintendenza belle arti e paesaggio per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso) e affidato alla ditta CRAC di Franco Del Zotto e Vera Fedrigo.
 
L’intervento, particolarmente lungo e laborioso sia per l’ampiezza del dipinto, sia per la complessità del lavoro di pulitura, dallo scorso 13 settembre sta proseguendo in una sala, appositamente predisposta, del centro polivalente del Comune di Sarmede (TV), in via Sandro Pertini 1. Qui la tela rimarrà fino al termine dell’intervento, quindi tornerà, restituita ai suoi colori originari alla comunità di Este.
 
Durante questo tempo sono previste delle visite al cantiere di restauro, rese possibili grazie alla collaborazione con la Fondazione Stepan Zavrel. Il pubblico interessato potrà vedere i restauratori al lavoro e vivere in diretta la delicata attività di ripulitura attualmente in corso.
 
Le prossime visite sono in programma sabato 28 novembre 2015, con tre turni, rispettivamente alle ore 10, 11.30 e 14.30.
Le successive date, con gli stessi orari, sono: sabato 5 e 12 dicembre, sabato 9 gennaio 2106 e sabato 16 gennaio 2016.
Ogni visita prevede un massimo di dieci/dodici partecipanti, pertanto è necessaria la prenotazione telefonica presso la Fondazione Zavrel al numero 0438 959582. I partecipanti dovranno arrivare almeno 15 minuti prima dell’orario previsto per la visita. La visita al cantiere può diventare anche l’occasione per una visita alla 33a Mostra Internazionale dell’Illustrazione per l’Infanzia (www.sarmedemostra.it), aperta fino al 24 gennaio 2016.
 
 
La tela.
La tela Santa Tecla intercede per la liberazione di Este dalla pestilenza racconta l’avvenimento della grave peste che colpì il territorio estense nel 1630. Venne realizzata da Giambattista Tiepolo e collocata nel duomo di Este il 24 dicembre 1759.
Di fronte alla scarsa efficacia dei provvedimenti assunti per limitare il contagio, la Magnifica Comunità raccolse le suppliche della popolazione invocando la protezione e l’intercessione di Santa Tecla e facendo voto di costruire per lo scampato pericolo un altare con relativa pala all’interno del duomo.
Il dipinto mostra, in primo piano, sulla sinistra, santa Tecla inginocchiata e a mani giunte mentre si rivolge a Dio Padre. Dio risponde all’invocazione inviando a un angelo che, con gesto imperioso caccia la peste, il maligno.
Il linguaggio utilizzato dal Tiepolo è geniale: santa Tecla è collocata tra la sua gente oppressa dalla peste, evidenziando una partecipazione davvero umana della santa alle difficoltà della popolazione. Un tratto questo che rende il dipinto stesso un’intercessione a Dio, a cui il credente può avvicinarsi carico anche della propria sofferenza, sapendo di non rimanere inascoltato.

cs 313/2015
Padova, 24 novembre 2015

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