cs 224_Sguardi

Installazione di Pino Polisca. Lo sguardo come “porta della misericordia”

5 novembre – 26 dicembre 2016 – Padova, Museo Diocesano

Proprio a ridosso del termine dell’Anno straordinario della Misericordia – che per la Diocesi di Padova si concluderà domenica 6 novembre – il Museo diocesano, in una sorta di continuità ideale “apre” un’altra porta della misericordia, quella dello sguardo e lo fa con la mostra/installazione di PINO POLISCA dal titolo SGUARDI.

Pino Polisca, urbinate di nascita, ma da oltre quarant’anni residente a Padova, con all’attivo mostre e performance in tutto il territorio nazionale e all’estero, propone dal 5 novembre al 26 dicembre, un’installazione nella hall del Museo diocesano di Padova in cui protagonisti sono specchi, incisioni, “segni di luce” e immagini riflesse che “aprono” sguardi inediti, nuove emozioni, incontri che richiamano l’incontro tra Dio e l’uomo; ma soprattutto creano «spazi di riflessione nel rumore assordante che ci circonda».

direttore Museo diocesano di Padova

direttore Museo diocesano di Padova

«L’installazione – commenta il direttore del Museo diocesano di Padova, Andrea Nanteè un invito a guardare con occhi nuovi dentro di noi e saper cogliere la realtà che ci circonda; è un’esortazione a superare il limite dell’orizzonte reale per entrare nell’interiorità in cui lo spazio moltiplica le vie e il gioco di specchi incrocia l’esterno con l’interno».

Sguardi è un’opera pensata per l’ingresso del Museo diocesano, luogo di transito, di sosta, anche di attesa, qui il visitatore viene colto da un gioco di superfici e di volumi, di occhi che aprono a nuove profondità, di specchi che rimandano e moltiplicano sguardi e direzioni.

critica d'arte

critica d’arte

«Pino Polisca – scrive la storica dell’arte Silvia Cuppini – ha guardato da sempre il mondo per catturarne i segreti della forma, per poterimpossessarsi, attraverso lo sguardo, di un linguaggio che potesse far parlare la tecnica dell’incisione e della pittura. Per la prima volta qui a Padova, nella sua città di adozione, nell’anno della misericordia, ha capito il valore di uno sguardo più grande, ha dato senso all’installazione, ha dislocato nello spazio le opere che trattano un unico soggetto. Anche per Pino lo sguardo si è dilatato, è diventato più comprensivo, è uscito dalla bidimensionalità della superficie pittorica, ha teatralizzato l’opera, stabilendo regole del gioco diverse come il coinvolgimento del visitatore dentro la mostra: sarà proprio lo sguardo dello spettatore che diventa opera d’arte nell’infinito riprodursi dentro la scatola a specchio. Un modo di guardarsi guardare, uno sguardo che affonda dentro, nell’infinito riprodursi come una domanda».

artista

artista

«Negli specchi – spiega Pino Polisca ho voluto recuperare il gesto dell’incisione, in una ricerca tra segno gestuale e la linea retta. Il segno è personale, mi appartiene, mentre la linea è qualcosa al di fuori di noi, che fa perdere allo specchio il suo valore di “Narciso” e ci rimanda a qualcosa di infinito».

SGUARDI viene inaugurata venerdì 4 novembre alle ore 18 e sarà aperta al pubblico dal 5 novembre al 26 dicembre 2016.

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PINO POLISCA

è nato ad Urbino nel 1943 dove ha compiuto gli studi all’Istituto Statale d’Arte, sezione di calcografia, con i maestri Leonardo Castellani e Renato Bruscaglia. Ha iniziato la sua attività nel 1964, venendo premiato alla Biennale dei giovani a Roma. Ha partecipato nel 1967 al Premio Anselmo Bucci, Fossombrone (Pesaro) e ha vinto il primo premio per l’incisione, nel 1969 alla Biennale dell’Incisione Tolentino (Macerata). Dal 1969 al 1972, ha insegnato discipline pittoriche al Liceo Artistico di Catania e dal 1972 al 2002 ha insegnato al Liceo Artistico di Padova. Ha esposto in numerose collettive e mostre personali, in Italia e all’estero, tra cui nel 2009 in Giappone a Tokyo alla Nava Gallery e BY gallery e a Gumna. Nel 2008, col Comune di Padova, ha organizzato una personale alla sala Samonà Tavole spezzate (a cura Nicola Galvan, Annamaria Sandonà e Giorgio Segato). Nel 2010 ha esposto con il gruppo di 10 incisori padovani e 25 giapponesi al Centro San Gaetano di Padova.

CS 224/2016
Padova, 3 novembre 2016