“Felice chi ha la strada nel cuore”

L'edizione 2017 del Festival Biblico

Dal 18 al 28 maggio 2017 si svolge la XIIª edizione del Festival Biblico (www.festivalbiblico.it). Dedicata quest’anno al tema del viaggio,  sullo slogan “Felice chi ha la strada nel cuore”.

Vicenza, Verona, Padova, Rovigo, Trento e Vittorio Veneto sono le 6 diocesi coinvolte in quest’esperienza che di anno in anno si conferma come luogo privilegiato e nuovo per incontrare la Bibbia.

Reali o metaforiche, le declinazioni assunte dal tema del viaggio saranno raccontate e discusse, anche a Padova, attraverso conferenze, spettacoli, reading e incontri con importanti rappresentanti del mondo culturale nazionale e internazionale nei luoghi consueti della diocesi e negli scenari urbani della città.

ravazzolo«La strada e il viaggio – spiega don Roberto Ravazzolo, referente del Festival Biblico a Padova – sono da sempre potenti metafore della vita dell’uomo. Il cammino è un’esigenza profonda: ci si sposta per esplorare l’ignoto o per fuggire il troppo noto, si naviga l’oceano, lo spazio o il mondo virtuale, si viaggia col corpo o anche solo con la fantasia. Gli itinerari degli uomini si intrecciano e diventano ricerca, progetto, speranza, sguardo nuovo sul mondo, ma anche delusione, morte e fallimento. “Caminante, no hay camino, se hace camino al andar (Viandante, non c’è cammino, la via si fa con l’andare)”, scrive Antonio Machado. Avere il cammino nel cuore altro non significa che mantenere vibrante il desiderio della strada. Perché chi smette di andare, cessa di vivere».

Per l’edizione padovana del Festival Biblico 2017 si è scelto di rafforzare il coinvolgimento e la partecipazione di diverse realtà, non solo ecclesiali: il Centro Universitario di via Zabarella, l’ufficio Progetto Giovani del comune di Padova, l’associazione Bibbia Aperta, il Centro Diritti Umani dell’università di Padova, l’associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda.

Hanno dato il patrocinio: l’università di Padova, l’Esu di Padova, il Comune di Padova, l’ufficio scolastico provinciale, gli uffici della diocesi di Padova (pastorale universitaria, della cultura, della comunicazione, migranti, missioni, Caritas).

 

Pur considerando l’interdisciplinarità degli appuntamenti proposti, sono riconoscibili alcuni approcci predominanti nello sviluppo del programma padovano.

L’approccio artistico

Con il coordinamento di tre giovani curatori in formazione, il Museo diocesano ospiterà una mostra di artisti visivi under 35 selezionati attraverso il bando Mirabilia. Negli stessi spazi sarà ospitato Il viaggio di Giona è IL VIAGGIO, mostra di illustrazioni di Saul Darù. L’inaugurazione di queste mostre è in calendario per il 18 maggio, giornata internazionale dei musei.

Aspettando il Festival, Babilonia Teatri condurrà un ciclo di laboratori per la realizzazione di una performance nei giorni della rassegna padovana mentre le strade e i luoghi di arrivo e partenza della città saranno animati dai reading performativi proposti dai Carichi Sospesi. Antonio Panzuto e Alessandro Tognon narreranno Il Vangelo dell’asino parlante, spettacolo vincitore de I teatri del sacro di Lucca nel 2015. Anche la settima arte offrirà spunti sull’esperienza del viaggio con due proiezioni cinematografiche.

L’approccio testimoniale

L’esperienza di viaggio e cooperazione di studenti e docenti della Laurea Magistrale in Human Rights and Multi-level Governance dell’Università di Padova e dell’Apex College di Kathmandu incontreranno quella di Mussie Zerai, prete eritreo presidente dell’agenzia Habeshia, di recente nominato per il Nobel per la pace. Punto di riferimento per i tanti connazionali che migrano in Europa, racconterà la propria esperienza in un dialogo con Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm.

L’approccio filosofico e sociologico

Le linee per una lettura ragionata del tempo presente saranno fornite da ospiti come la giornalista di Sarajevo, Azra Nuhefendić, il sociologo Stefano Allievi, il filosofo Francesco Valagussa e il professore Adone Brandalise, presidente del Master in Studi Interculturali dell’Università di Padova.

Accanto alla saggistica, trova spazio la narrativa contemporanea, rappresentata soprattutto da giovani scrittori come Alì Ehsani, che racconta il viaggio rocambolesco che dall’Afghanistan lo condusse in Italia prima del suo avvicinamento al cristianesimo e alla laurea in legge; e come Emmanuela Carbé, autrice di L’unico viaggio che ho fatto, dove affronta con acume e passione il racconto di un viaggio nella memoria, nell’infanzia e nella ricerca di sé.

L’approccio biblico

La Bibbia, il libro ispiratore del festival, è potente narrazione di un viaggio, di tanti viaggi. Il Libro degli Atti ci ricorda che all’inizio i cristiani si chiamavano quelli della via (9,2). Sono previsti: una riflessione sul credo d’Israele del Rav Locci; un convegno che è contemporaneamente contributo al Festival e celebrazione dei 30 anni dell’associazione Bibbia Aperta (tre i contributi: il percorso dalla vita al libro e viceversa con Paolo Ricca, il senso del cibo condiviso, specie nell’esperienza di Gesù con Gianni Cappelletto, la suggestione della pittura di Chagall con Guido Bertagna). Andrea Albertin e Carlo Broccardo presentano, invece, i viaggi di Paolo, fondamentali per l’apertura del cristianesimo.

L’approccio spirituale

Non può mancare il viaggio come metafora di un cammino spirituale: dal pellegrinaggio all’esperienza di fede. Alcune pagine di Charles de Foucauld, saranno presentate attraverso un musical diretto dal maestro Gianmartino Durighello e condiviso con le Discepole del Vangelo. Mentre il viaggio, come esperienza al tempo stesso fisica e spirituale, presenta la terra di Gesù come meta di trekking con Sergio Rotasperti.

 

In allegato, il programma completo degli eventi a Padova: FeBiPd17_programma

Il Festival Biblico di Padova ha anche una pagina evento su facebook: www.facebook.com/events/426957884323713/

Claudia Belleffi