Anche quest’anno la presidenza del CCEE (Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa) propone alle Conferenze episcopali nazionali di unirsi in preghiera, con la celebrazione di una messa, per invocare la pace, pregare per le vittime causate dalla guerra e per i morti a causa della pandemia a seguito del Covid.
L’iniziativa, che coinvolge tutte le Conferenze episcopali d’Europa secondo un calendario iniziato il 2 marzo in Albania, vede ogni Conferenza episcopale nazionale impegnata nell’organizzazione di almeno una messa, vuole essere segno di comunione e di speranza per l’intero Continente; tempo di digiuno e preghiera “per sentirci tutti fratelli e implorare da Dio la fine della guerra”.
La Chiesa italiana si inserisce in questo percorso di preghiera venerdì 18 marzo 2022.
A questo indirizzo https://www.ccee.eu/la-chiesa-in-preghiera-per-la-pace-in-ucraina-e-per-vittime-del-covid/ si possono trovare tutte le notizie necessarie e anche il video messaggio del Presidente del CCEE
Vogliamo unire la nostra voce, afferma S. E. Mons. Gintaras Grušas, arcivescovo di Vilnius e presidente del CCEE, a quella del Papa perché tacciano le armi, si ponga immediatamente fine alla guerra in Ucraina e si lavori per la pace: «Le ragioni della pace sono più forti di ogni calcolo di interessi particolari e di ogni fiducia posta nell’uso delle armi».