«Ritorniamo a far visita ai fratelli in tutte le città nelle quali abbiamo annunciato la parola del Signore, per vedere come stanno» (At 15,36). È questo il filo conduttore e lo spirito con cui il vescovo Claudio si appresta a iniziare la sua prima Visita pastorale alle parrocchie della Diocesi di Padova. Aperta ufficialmente con l’assemblea diocesana di sabato 6 ottobre, la visita inizierà concretamente ai primi di novembre e nel primo (dei tre anni previsti) verranno visitate 128 delle 459 parrocchie della Diocesi. Il vescovo dedicherà due settimane al mese e tutti i fine settimana, nell’intento di incontrare e vivere l’ordinarietà della vita comunitaria. «Ci siamo già incontrati in molte delle vostre parrocchie condividendo l’ascolto della Parola, la celebrazione eucaristica e altri rilevanti momenti ai quali mi avete invitato o in occasioni in cui ho avvertito l’urgenza di esservi particolarmente vicino», scriveva il vescovo nella lettera di indizione e poco oltre «Penso sia opportuno, ora, accrescere questa conoscenza e fraternità nel Signore, incontrando ogni singola parrocchia della nostra ampia e diversificata diocesi».
Sarà una visita all’insegna della fraternità e dell’ordinarietà in cui il vescovo si presenterà come figlio, fratello e padre: «Vengo per fermarmi e per stare in mezzo a voi con i sentimenti di un figlio, di un fratello e di un padre. Vorrei, pertanto, dare alla mia prima Visita la tonalità della ferialità e della quotidianità, che include anche la gioia e la festa del vederci, in un’occasione certamente speciale e unica. Continueremo quel dialogo avviato all’inizio del mio ministero con le parole “come state?”, rendendolo più profondo e concreto». Il vescovo è “figlio” di una grande storia diocesana, è “fratello” nella fede, ed è padre: riferimento, simbolo e maestro di comunione per superare divisioni e fratture; è colui che accompagna consolando e incoraggiando, suggerendo, indicando e rilanciando cammini e prospettive.
«La Visita – prosegue il vescovo – sarà l’occasione per confermarci nella fede, per valorizzare tutto il bene presente nelle nostre parrocchie e per rilanciare anche alcune scelte che avvertiamo prioritarie in questo tempo di grandi trasformazioni».
Durante la visita pastorale mons. Cipolla condividerà la vita quotidiana di ogni parrocchia – i momenti di preghiera e le celebrazioni dell’eucaristia, le realtà e le programmazioni normali, le esperienze quotidiane delle comunità – e si concentrerà sulla vita delle comunità cristiane e sulle loro scelte di fondo.
Un pensiero che il vescovo ha ribadito in occasione dell’apertura della Visita, sottolineando che ora è più che mai il «tempo dell’annuncio del Vangelo, non di cose da fare», perché è dalla capacità di annunciare il vangelo che misuriamo la validità delle iniziative. E simbolicamente ai rappresentanti delle prime 128 comunità che incontrerà il vescovo ha donato una copia del Vangelo e ha rivisitato l’immagine del “seminatore” che campeggia sulle “Tracce di cammino” che accompagnano l’anno pastorale: «Il seminatore esce e uscirà a seminare. E anch’io, come il Seminatore, vorrei uscire per venire a seminare con generosità, senza calcoli, nelle vostre comunità e per questo chiedo la vostra preghiera, che dice unità e comunione di spirito. Chiedo la vostra preghiera perché io abbia la certezza che non sostituirò mai l’intervento del Signore nelle nostre chiese, tutt’al’più possa essere la memoria e un’evidenziazione di quello che il Signore continua a compiere. Vi chiedo di pregare perché io possa seminare le cose di Dio, non le nostre: la sua Parola, i sentimenti di pace, di fraternità, di giustizia, di amore, di perdono, di comunione. Vorrei seminare su tutti i terreni, anche le comunità più piccole, gratuitamente, non chiedo nulla in cambio. Vi penso tutti come terreni buoni e fertili, vi chiedo di saper accogliere non tanto me, che sono solo un segno, ma il Signore e la sua Parola».
Sara Melchiori
(dalla pagina di Avvenire dedicata alla Diocesi di Padova di domenica 14 ottobre 2018)
La “prima” visita pastorale del vescovo Claudio inizierà venerdì 2 novembre 2018 da Bigolino, nella zona trevigiana della Diocesi. Nelle prime due settimane (dal 2 all’11 novembre) mons. Cipolla incontrerà, infatti, le comunità di Valdobbiadene, San Vito di Valdobbiadene, San Giovanni di Valdobbiadene, Bigolino, Guia San Giacomo, Guia Santo Stefano, San Pietro di Barbozza.