La preghiera del vescovo Claudio per i feriti delle Acciaierie Venete

Un invito a un momento corale di preghiera mariana il 15 maggio

Il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, profondamente colpito dal grave incidente accaduto alle Acciaierie Venete esprime vicinanza ai lavoratori feriti e invita le comunità cristiane a un momento corale di preghiera mariana domani, martedì 15 maggio, in occasione del rosario che le comunità recitano quotidianamente nel mese di maggio.

«Sono profondamente colpito da quanto accaduto alle Acciaierie Venete, realtà che proprio lo scorso anno ho visitato durante gli incontri con le aziende. Esprimo il mio affetto e la preghiera ai lavoratori gravemente feriti e alle loro famiglie e vicinanza ai colleghi e all’azienda che stanno vivendo questo dramma. Invito le comunità cristiane a unirsi con me nella preghiera per loro e per quanti, purtroppo quotidianamente, incorrono in incidenti sul lavoro. Proprio nei giorni scorsi, durante la Veglia diocesana per il lavoro, abbiamo ricordato i lavoratori che dall’inizio dell’anno in Italia sono rimasti vittima di gravi incidenti sul lavoro (194) e le persone che hanno perso la vita (91).

Questi registri di numeri non dovrebbero esserci, anche se sappiamo che spesso la fatalità e l’imprevisto sono in agguato. Preghiamo perché il lavoro sia per tutti sicuro, sia libero e creativo, partecipativo e solidale. Preghiamo perché la sicurezza sia sempre una priorità nelle nostre realtà lavorative, perché l’attenzione reciproca possa aiutare i lavoratori a custodire la propria incolumità, perché le aziende siano vigili.

Maggio è per la Chiesa un mese di particolare devozione a Maria e nelle nostre comunità è consuetudine recitare il rosario, invito allora tutte le nostre comunità a unirsi a me durante il “rosario” in corale preghiera mariana, domani martedì 15 maggio, in particolare per ricordare questi lavoratori delle Acciaierie Venete e le loro famiglie, ma anche il mondo del lavoro nel suo insieme. Affidiamo il nostro lavoro all’intercessione di Maria».

Fonte: comunicato stampa della Diocesi di Padova