Ordinazioni diaconali

Sabato 29 ottobre, ore 16 - Padova, basilica Cattedrale

La Chiesa di Padova è in festa, sabato 29 ottobre, per l’ordinazione diaconale di tre seminaristi: Loris Bizzotto, Ivan Catanese, Francesco Trovò. L’appuntamento è alle ore 16 in basilica Cattedrale. Con l’ordinazione diaconale, i diaconi si impegneranno nel servizio del Vangelo (annuncio), della liturgia e della carità, a immagine di Cristo, venuto per servire.

I tre seminaristi sono: Loris Bizzotto, classe 1984, originario della parrocchia dei Santi Vincenzo e Anastasio di Peraga di Vigonza (Pd) che vive il servizio diaconale nella parrocchia di Tencarola e collaborando nella segreteria del Sinodo; Ivan Catanese, classe 1994,  originario della parrocchia di Sant’Andrea apostolo di Perarolo di Vigonza (Pd), che vive il servizio diaconale nella Caritas diocesana; Francesco Trovò, classe 1997, originario della parrocchia di San Giacomo il Maggiore di Vigorovea, a Brugine (Pd), che durante quest’anno presterà servizio nelle parrocchie di Tombelle e Galta, oltre a insegnare religione cattolica in una scuola secondaria di primo grado.

Oltre ai tre seminaristi il vescovo Claudio imporrà le mani e pronunzierà la preghiera di ordinazione diaconale anche su un giovane professo della congregazione dei Figli della carità (Canossiani)  Dominico Oqui, originario di Timor Est.

Il diaconato è il primo grado dell’ordine e consacra i candidati al servizio del Vangelo, della liturgia e della carità, a immagine di Cristo che è venuto per servire e non per essere servito. Il diacono, come ricorda la costituzione dogmatica Lumen Gentium al numero 29 può «amministrare solennemente il battesimo, conservare e distribuire l’Eucaristia, assistere e benedire il matrimonio in nome della Chiesa, portare il viatico ai moribondi, leggere la Sacra Scrittura ai fedeli, istruire ed esortare il popolo, presiedere al culto e alla preghiera dei fedeli, amministrare i sacramentali, presiedere al rito funebre e alla sepoltura».


Nella foto da sinistra: Ivan Catanese, Francesco Trovò e Loris Bizzotto.