Visita ad limina apostolorum

L'incontro con papa Francesco
La prima giornata della Visita “ad limina” dei vescovi della Regione Ecclesiastica Triveneto ha visto l'incontro con papa Francesco di un primo gruppo di vescovi veneti, compreso mons. Antonio Mattiazzo. Un'ora di incontro in cui ciascun presule ha potuto parlare con il papa che al termine ha fatto un'esortazione. 
 
L'udienza generale e la messa a San Paolo fuori le mura
La visita è proseguita con l'incontro con le diverse Congregazioni, mentre mercoledì 17 aprile c'è stata la giornata più intensa e calorosa, segnata dall’incontro e dal saluto con papa Francesco durante l’udienza generale svoltasi in un’affollatissima piazza San Pietro e seguita, nel pomeriggio, dalla messa celebrata nella basilica di San Paolo fuori le Mura e presieduta dal patriarca di Venezia mons. Francesco Moraglia. Momenti che i vescovi del Triveneto hanno condiviso con i 1200 pellegrini, provenienti da varie Diocesi del Nordest .
«Noi vescovi del Triveneto – ha affermato nell’omelia a San Paolo mons. Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia e presidente della Conferenza Episcopale Triveneto, rivolgendosi ai pellegrini presenti – ringraziamo il Signore perché in questi giorni ci ha concesso una vera esperienza di comunione fraterna e, in modo particolare, l’incontro personale col successore dell’apostolo Pietro, il papa Francesco. Il nostro grazie al Signore anche per la vostra presenza. Il vescovo, infatti, appartiene a Gesù – è da Lui mandato – e appartiene sempre anche alla sua gente; voi, quindi, con la vostra presenza numerosa e gioiosa, ci ricordate in modo vivo chi siamo e quale è la nostra missione/dovere nella Chiesa di cui dovremo, un giorno, rendere conto a Dio».  
«Chiediamo – ha proseguito – all’apostolo Paolo che ridesti nelle nostre Chiese del Nordest, nello spirito del secondo convegno d’Aquileia, una fede che sia capace di testimoniare e annunciare il Vangelo in dialogo con le culture, avendo di mira nella riscoperta della dottrina sociale della Chiesa il bene comune delle nostre terre, così provate dalla perdurante crisi economica».
«Con semplicità disarmante – ha concluso il patriarca – papa Francesco ci ha ricordato che camminare con la gente del nostro tempo, edificando la Chiesa sempre sulla croce di Cristo, è evangelicamente necessario e lo è, particolarmente, oggi perché viviamo immersi in una cultura autoreferenziale e individualista. E, se viene meno la vigilanza evangelica, si finisce per porre il proprio io, il proprio appagamento e la propria volubilità al centro di tutto. Ma una Chiesa autoreferenziale è già radicalmente scristianizzata, in quanto non si riferisce più a Cristo di cui è il sacramento, ossia il segno efficace. E, a ben vedere, di una tale Chiesa lo stesso mondo non sa cosa farsene… Al nostro carissimo papa Francesco noi fedeli e pastori del Triveneto diciamo – insieme al poverello d’Assisi – che, oltre a volergli bene, promettiamo l’obbedienza e la reverenza che si deve al Padre. E promettiamo effettiva comunione ecclesiale, nell’amore di Cristo».
 
La messa sulla tomba di Pietro
Giovedì 18 aprile i vescovi del Triveneto hanno celebrato la messa di prima mattina alla tomba di San Pietro e nella giornata sono seguiti gli incontri con i responsabili dei dicasteri della Curia Romana. Un secondo gruppo di vescovi ha il colloquio diretto con papa Francesco.
Il rientro nelle diocesi di appartenenza nella giornata di venerdì 19 aprile a conclusione di tutte le udienze con le diverse congregazioni.