Canoni Penitenziali a cura di Gianandrea Di Donna, presbitero patavino

Mercoledì 17 maggio la presentazione con la Lectio Magistralis del cardinale Robert Sarah

Quattro corposi volumi, di pregiata rifinitura, duemila pagine rigorosamente in latino, pubblicati dalle Edizioni Orientalia Christiana – Valore italiano editore, nella collana Kanonika, con il numero 24: sono i Canones Poenitentiales Ioanne Andrea Di Donna presbitero Patavino Curante (Canoni penitenziali a cura di Gianandrea Di Donna, presbitero patavino), la cui pubblicazione offrirà l’occasione, domani, mercoledì 17 maggio, della presenza a Padova del cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, che alle ore 17.30, in aula magna della Facoltà Teologica del Triveneto, terrà una Lectio Magistralis sul tema La penitenza nella vita della Chiesa. Prospettiva teologico-pastorale.

L’evento rientra nella rassegna Persone pagine storie, ciclo di presentazioni di libri di docenti e studenti della Facoltà teologica del Triveneto.

Diretta streaming sui siti www.diocesipadova.it, www.difesapopolo.it, www.bluradioveneto.it

L’opera di alto valore scientifico, frutto di 21 anni di lavoro, rappresenta un unicum per l’elaborazione di una teologia liturgico-canonica; è stata realizzata dal presbitero padovano, don Gianandrea Di Donna, docente di liturgia in Facoltà teologica del Triveneto, membro della Consulta dell’Ufficio liturgico nazionale della Conferenza episcopale italiana e responsabile della Commissione per la Liturgia della Conferenza episcopale triveneta.

Cosa sono i Codici penitenziali?

I libri penitenziali – veri e propri “tariffari” per i confessori, nascono nel Medioevo e vennero utilizzati almeno fino al Concilio di Trento, come strumento per determinare la penitenza rispetto ai peccati compiuti, declinati secondo le circostanze. Questi codici hanno avuto forte rilievo sia nello sviluppo del diritto penale canonico sia in quello secolare.

 

«Prima del concilio di Trento – spiega l’autore don Gianandrea Di Donnal’assoluzione del peccato confessato non avveniva nell’atto della confessione, ma solo al termine dell’itinerario penitenziale, una volta compiuta la penitenza imposta, proporzionata alla colpa commessa, e poteva durare anche anni. La penitenza consisteva sostanzialmente nel divieto di accostarsi all’Eucaristia, a cui si aggiungeva la penitenza “pane e acqua”, che prevedeva l’astensione dai cibi fino al tramonto del sole nei giorni penitenziali: martedì, mercoledì e venerdì. Nel sesto secolo i monaci irlandesi, nel tentativo di ridurre la durata delle penitenze danno origine ai libri canonico-penitenziali redatti specialmente nei monasteri, dai vescovi e dai monaci evangelizzatori dell’Europa. La produzione di “tariffari” tra il 6° e il 12° secolo è enorme, soprattutto in Occidente, dove si diffondono dall’Irlanda all’Italia».

L’opera

I quattro corposi volumi Canones poenitentiales nascono dallo studio dell’eclettica tradizione liturgico-canonica della penitenza tariffata, sviluppatasi nell’Europa insulare – come anche nei territori occidentali e orientali della stessa Europa – a partire dalla metà del secolo V. Questa sorta di Lexikon della penitenza tariffata è il risultato ottenuto dalla comparazione strettamente testuale dei Libri poenitentiales (detti in Oriente Kanonaria) latini, greci e slavi, con la quale l’autore ha creato degli Indices (in lingua latina) che, come strumenti di consultazione, consentono di entrare in modo diretto nel mondo di questa prassi penitenziale medioevale. Il progetto degli Indices, scopo precipuo dell’Opera, si propone di far “toccare con mano” le differenze e le analogie, le soluzioni pastorali totalmente contrastanti o pressoché simili, le coerenze o le contraddizioni di cui questi canones penitenziali sono testimoni. L’Opera fornisce pertanto le basi necessarie per l’elaborazione di una teologia liturgico-canonica comparata della penitenza tariffata, senza per questo pretendere di sciogliere i nodi della complessità che emerge dallo studio di queste fonti. Offre invece una conoscenza articolata dei testi (l’obiectum primario della scientia liturgica) di questa prassi pastorale della Chiesa del primo medioevo, protrattasi – nella sua forma più pura – fino a tutto il XII secolo, punto d’arrivo dell’epoca d’oro dei Penitenziali.

Il primo volume è una densa introduzione storico-evolutiva sulla penitenza tariffata e fornisce una ratio legendi di tutta l’Opera.

Il secondo volume (primo tomo) raccoglie gli Indices basilari: l’Index Structuralis (che funge da identikit per ogni tariffario penitenziale) e l’Index Peccatorum (che è l’Index più eminente di tutto lo studio) con la descrizione di ogni peccato – declinato secondo le circostanze – e della sua relativa penitenza.

Il secondo volume (secondo tomo) raccoglie gli Indices ausiliari: l’Index Disciplinaris (con tutte le norme di disciplina ecclesiastica, non aventi diretta attinenza con i peccati); l’Index Sacrarum Scripturarum (con l’analisi statistica dei loci biblici); l’Index Sanctorum Apostolorum (con tutte le citazioni degli Apostoli, degli Evangelisti, dei Profeti…); l’Index Sanctorum Patrum Scriptorumque Ecclesiasticorum (con tutte le citazioni patristiche o di altri autori ecclesiastici).

Il terzo volume, con la funzione di Appendix a tutto il lavoro, fornisce i testi originali latini, greci e paleoslavi (questi ultimi due anche in traduzione latina) dei Libri poenitentiales, corredandoli di una precisa numerazione (canone per canone) tratta dalle edizioni più autorevoli o adattata – dove fosse inadeguata – o creata ex novo, qualora fosse mancante o difforme secondo le diverse edizioni. In questo modo, a partire dalle sigle, dalle abbreviazioni e dalle sintesi confluite nei singoli Indices, sarà sempre possibile risalire al testo completo di ogni singolo canone penitenziale in lingua originale.

 

L’autore

Gianandrea Di Donna, presbitero padovano, è docente di Liturgia al Corso Istituzionale della Facoltà Teologica del Triveneto, all’Istituto superiore di Scienze religiose di Padova e allo Studio teologico Laurentianum di Venezia; docente di Liturgia Pastorale al Corso di Licenza in Teologia Pastorale, della Facoltà teologica del Triveneto. È inoltre docente di Liturgia bizantina presso la Facoltà di Scienze Ecclesiastiche Orientali (Sez. Liturgica) del Pontificio Istituto Orientale – Roma e di Mariologia orientale all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Monte Berico (Vicenza).

È vicepresidente della Commissione per la Liturgia della Conferenza Episcopale Triveneto; membro della Consulta Nazionale per la Liturgia della CEI; responsabile dell’Ufficio per la Liturgia della Diocesi di Padova, direttore del Servizio diocesano per il Catecumenato della Diocesi di Padova.

 

La collana KANONIKA

La Facoltà di Diritto Canonico del Pontificio Istituto orientale, sin dall’anno della sua fondazione, il 1918, si è specializzata nello studio del Diritto canonico orientale e costituisce l’unica facoltà al mondo per l’insegnamento del CCEO (Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium), alla cui progettazione e stesura hanno contributo in gran parte i professori del PIO, PP. Ivan Žužek S.J. e George Nedungatt S.J. nonché il Prof. Carl Gerold Fürst.

La collana Kanonika si inserisce in questa lunga tradizione di riflessione e di studio. Nasce nel 1992 per opera della Facoltà di Diritto Canonico, come collana di pubblicazioni dedicata principalmente allo studio del Diritto canonico delle Chiese orientali (sia cattoliche che ortodosse). Il P. George Nedungatt S.J. ne è stato l’editore per venti anni, fino al 19 marzo del 2012.

Kanonika include opere di vario tipo, tra queste commentari sul CCEO, studi comparativi fra il CCEO e il CIC, edizioni critiche di fonti, monografie e atti di seminari e convegni. Dall’aprile 2014, con Kanonika 20, la collana si rinnova e indossa una nuova veste editoriale grazie alla collaborazione tra Edizioni Orientalia Christiana e il coeditore Valore Italiano™ srl.

LA PRESENTAZIONE PUBBLICA DELL’OPERA

Programma
Mercoledì 17 maggio 2017, ore 17.30, Aula Magna – Teatro Seminario Maggiore – Padova

Saluti

mons. Claudio CIPOLLA, vescovo di Padova – Vice Gran Cancelliere della Facoltà Teologica del Trivemeto

mons. Roberto TOMMASI, preside Facoltà Teologica del Triveneto

Introduzione

don Riccardo BATTOCCHIO, vice preside e professore di Teologia sistematica, Facoltà Teologica del Triveneto

Lectio Magistralis

La penitenza nella vita della Chiesa. Prospettiva teologico-pastorale

  1. Em. Cardinale Robert SARAH, prefetto della Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti

Momento musicale (Bach, Scarlatti, Listz)

Maestro Jean GUILLOU, organista titolare della chiesa di Saint-Eustache, Parigi

Ringraziamenti

don Gianandrea DI DONNA, professore di Liturgia, Facoltà Teologica del Triveneto e Pontificio Istituto Orientale

fonte: ufficio stampa diocesi di Padova