Don Giampaolo Dianin nuovo rettore del Seminario Maggiore di Padova

Il vescovo di Padova, mons. Antonio Mattiazzo, ha nominato don Giampaolo Dianin, 46 anni, presbitero diocesano e docente della Facoltà Teologica del Triveneto, nuovo rettore del Seminario Maggiore di Padova. 
Don Dianin succede a mons. Sandro Panizzolo, che lascia l'incarico dopo dieci anni (fu nominato nel luglio 1999), per proseguire il suo ministero come arciprete abate di Monselice. 

«Non posso nascondere che porto dentro molta trepidazione per questo nuovo incarico – ammette don Dianin  – Il Seminario è una comunità ecclesiale particolare a cui tutta la Diocesi guarda e da cui si aspetta molto. Formare coloro che domani saranno pastori e guide delle nostre parrocchie non è un aspetto marginale per questa nostra chiesa. Porto con me le parole affettuose del vescovo quando mi ha chiesto questo impegno, l’accoglienza e simpatia degli amici del seminario, dove vivo da 17 anni, e anche di tante altre persone (…) Quando percepisci che la chiesa ti sostiene i timori diventano fiducioso abbandono nelle mani della provvidenza». 

Al suo predecessore, mons. Sandro Panizzolo, la cui esperienza e competenza hanno determinato molto degli Orientamenti e norme della chiesa italiana per i seminari, il nuovo rettore esprime la gratitudine di tutta la comunità del Seminario e della Diocesi. Don Sandro – dice don Dianin – «ci lascia in eredità un seminario che ha un progetto formativo di qualità, dove si respira un aria fresca e giovane e insieme seria e profonda. Ha portato a Padova tutta la passione di teologo e la competenza accumulata nel servizio alla Congregazione per l’Educazione cattolica. Questi dieci anni sono stati impegnativi anche per altri aspetti: penso alla vendita del Seminario di Tencarola, alla nascita della Facoltà teologica, alla nuova biblioteca. Ha aperto il Seminario arricchendolo con esperienze missionarie e vocazionali che tutti conoscono e apprezzano»

Da parte sua mons. Panizzolo commenta al settimanale diocesano: «A conclusione di questi dieci anni sento forte il distacco, lo strappo da una comunità, quella del Seminario diocesano, che ho tanto amato e con la quale ho condiviso esperienze molto belle, ricche, significative. Ma sono sereno per la scelta del vescovo Mattiazzo di affidarmi la nuova esperienza di pastorale diretta a Monselice. Per tanti anni ho insegnato cosa vuol dire essere pastori e ora vivrò questa dimensione in prima persona».