In questa Festa dell’Immacolata partecipo con gratitudine e con fiducia all’omaggio floreale che il Sindaco, a nome e in rappresentanza del Comune di Padova, offre alla Madonna dei Noli.
Diamo così continuità ad una nobile tradizione ispirata alla fede cristiana e da elevati valori civili, spirituali e morali.
Il Comune di Padova ed i “nolesini”, in un tempo contrassegnato da difficoltà e da prove di vario genere, si affidarono allora e affidarono con fiducia le sorti della nostra città alla protezione materna della Madonna Immacolata, la cui immagine venne posta in alto, al centro di questa piazza.
Con analoghi sentimenti di fede intendiamo noi oggi rivolgerci all’Immacolata: autorità e responsabili della vita sociale, in particolare, le categorie che si richiamano ai nolesini: taxisti, vigili del fuoco, rappresentanti di numerosi enti, associazioni e gruppi che operano nel campo del volontariato e dei servizi sociali.
Con sentimenti di viva riconoscenza per il vostro premuroso servizio preghiamo Maria perché vi assista, implori per voi la sapienza e la fortezza che viene da Cristo affinché possiate svolgere con diligenza e spirito di solidarietà il prezioso e importante compito che avete assunto.
Auspico che l’omaggio floreale che il Sindaco offrirà all’Immacolata non sia un mero atto formale, ma abbia ad esprimere il significato genuino del gesto e richiamare quei valori di fondo che la fede cristiana propone per il bene comune ed una convivenza cittadina giusta, fraterna, di solidarietà con i poveri e di concordia, combattendo il degrado morale ed ogni forma di violenza.
Vorrei richiamare il valore di quella cellula fondamentale della società che è il matrimonio e la famiglia, meritevole di essere protetta e salvaguardata sulla base della stessa Costituzione.
Se i governi della Nazione che si sono succeduti non hanno, purtroppo, aiutato la famiglia sul piano economico, con gravi conseguenze negative, tra cui la de-natalità, auspico che il Comune dedichi significative risorse al sostegno della famiglia basata sul matrimonio.
Non possiamo dimenticare la persistente crisi economica che grava, in particolare, sulle fasce più povere della popolazione, soprattutto sugli immigrati, le cui comunità di fede cattolica ho incontrato in questi ultimi mesi. La loro integrazione nel tessuto cittadino, nel rispetto dei diritti e nell’osservanza dei doveri, rappresenta una sfida di capitale importanza per il presente e per il domani.
Incoraggio Comune e associazioni a riservare una puntuale attenzione a queste persone.
Insieme alle povertà materiali ci sono, purtroppo, miserie morali, spirituali, disorientamento e disagi profondi dello spirito.
Si avverta l’esigenza di un forte rinnovamento il quale non può che attingere a ragioni alte del vivere, non all’apatia dello spirito, al disimpegno della coscienza e alla superficialità culturale, all’individualismo egoistico.
Stiamo vivendo il tempo dell’Avvento, dell’attesa del Natale di Gesù. Egli viene ancora nel nostro tempo, nella nostra città. Sapremo riconoscerlo e sapremo accoglierlo? Sotto certi aspetti – quello economico, quello politico ed anche quello spirituale e morale – questo tempo che viviamo si presenta problematico e di tinta piuttosto oscura.
Guardando con fede all’Immacolata, possiamo e dobbiamo aprire il cuore alla speranza, speranza che non è un’attesa passiva, ma attiva e impegnata.
Nel messaggio per l’Avvento ho scritto che “Nelle tenebre splende la luce”.
La Luce c’è.
Che l’Immacolata ci aiuti ad aprire gli occhi e il cuore per vederla e lasciarci illuminare.
Auguro di cuore un Buon Natale a tutti.
Antonio, vescovo