Secondo Convegno ecclesiale del Triveneto

Dopo due anni di intenso lavoro di preparazione, tutto è pronto per celebrare e vivere il secondo convegno ecclesiale delle Chiese del Triveneto, che si troveranno dal 13 al 15 aprile 2012 a Grado e Aquileia, nell’obiettivo di essere Testimoni di Cristo, in ascolto come recita il titolo di quello che finora è stato “Aquileia2”. L’appuntamento che torna a 22 anni dal primo convenire delle chiese nordestine alla chiesa madre, è stato presentato l'11 aprile in Casa Arcivescovile a Gorizia da mons. Dino De Antoni, arcivescovo di Gorizia e presidente della Conferenza episcopale Triveneta; mons. Antonio Mattiazzo, vescovo di Padova e vicepresidente del Comitato preparatorio; mons. Renato Marangoni, segretario generale del Convegno e Francesco Longo, membro del Comitato preparatorio.
I tre giorni di lavoro si svolgeranno tra Grado, dove si terranno l’apertura, le sessioni assembleari e i lavori di gruppo, e Aquileia per la solenne celebrazione conclusiva di domenica 15 aprile che vede la presenza del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
 
Al convegno parteciperanno oltre 600 delegati provenienti dalle 15 diocesi del Triveneto: Adria-Rovigo, Belluno-Feltre, Bolzano-Bressanone, Chioggia, Concordia-Pordenone, Gorizia, Padova, Trento, Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, Vittorio Veneto. Con loro i 15 vescovi titolari, alcuni vescovi emeriti e il vescovo thailandese di Chiang Mai, mons. Francis Xavier Vira Arpondratana, nella cui diocesi si trova la missione triveneta. I convegnisti sono membri del comitato preparatorio triveneto, dei consigli pastorali diocesani e delle commissioni trivenete.
Il convegno è nato dall’esigenza di verificare la situazione della Chiesa a Nordest a 22 anni dal primo confronto nel 1990, in un tempo che ha visto numerose trasformazioni sia sul piano socioeconomico, culturale che religioso e spirituale, per capire cosa lo Spirito chiede e dice oggi alla Chiese di queste terre. Per questo si è lavorato su tre dimensioni: la memoria del percorso fatto in questi vent’anni con l’evidenza dei frutti ma anche delle fatiche o difficoltà; il discernimento sulle attuali situazioni e sfide pastorali per giungere al terzo elemento, la profezia nell’individuare piste pastorali da percorrere insieme come Chiese per una rinnovata evangelizzazione del Nordest, in dialogo con la cultura delle genti che lo abitano e al servizio della costruzione del bene comune.
 
Un comitato preparatorio triveneto ha lavorato intensamente, coordinato da due vicepresidenti – i vescovi di Padova mons. Antonio Mattiazzo e di Adria-Rovigo mons. Lucio Soravito –e da un segretario generale, mons. Renato Marangoni, vicario episcopale per l’apostolato dei laici della diocesi di Padova. Con la celebrazione del convegno si raggiunge già un primo obiettivo: il convenire delle 15 Chiese in stile comunionale e sinodale, nell’obiettivo di guardare alle possibilità che si aprono nella collaborazione e per la nuova evangelizzazione. Da “Aquileia 2” non ci si aspettano novità eclatanti, ma una rinnovata capacità di essere “Testimoni di Cristo, in ascolto” di un tempo e di un mondo che sta vivendo cambiamenti epocali.
 
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LE TAPPE
Il cammino verso il Convegno, coordinato da un comitato nel quale sono rappresentate le diocesi e altre realtà ecclesiali, è iniziato nel 2010, con la predisposizione di una PRIMA TRACCIA DI LAVORO per le diocesi. Successivamente un SECONDO SUSSIDIO dal titolo In cammino verso Aquileia 2 è stato pubblicato per aiutare le diocesi, attraverso la lettura del loro vissuto, a individuare possibili collaborazioni pastorali per il futuro. Sulle testimonianze delle 15 diocesi hanno lavorato le chiese del Nordest e prodotto un ulteriore contributo che va a fare da materiale di riferimento, insieme ai contributi giunti dalla Commissioni trivenete, per i lavori di gruppo del convegno, che porteranno al necessario discernimento per manifestare e far crescere la comunione tra le Chiese del Nordest, affinché l’annuncio di Cristo e l’«educare alla vita buona del Vangelo» siano ancora possibili ed efficaci nel contesto del Nordest.
 
Il primo anno di preparazione al convegno di Aquileia 2012 è stato segnato dalla presenza nelle “terre di Marco” di PAPA BENEDETTO XVI che ha visitato Aquileia e Venezia il 7 e 8 maggio 2011. La visita del pontefice ha rappresentato un’ulteriore conferma al percorso verso Aquileia 2. «Questo “convenire ecclesiale” – disse Benedetto XVI in basilica di Aquileia riferendosi all’appuntamento del prossimo aprile – permette a tutte le comunità cristiane, che qui voi rappresentate, di condividere anzitutto l’esperienza originaria del Cristianesimo, quella dell’incontro personale con Gesù, che svela pienamente ad ogni uomo e ad ogni donna il significato e la direzione del cammino nella vita e nella storia. Opportunamente avete voluto che anche il vostro Convegno ecclesiale avesse luogo nella Chiesa madre di Aquileia, da cui sono germinate le Chiese del Nord-est dell’Italia, ma anche le Chiese della Slovenia e dell’Austria e alcune Chiese della Croazia e della Baviera e persino dell’Ungheria. Riunirsi ad Aquileia costituisce perciò un significativo ritorno alle “radici” per riscoprirsi “pietre” vive dell’edificio spirituale che ha le sue fondamenta in Cristo e il suo prolungamento nei testimoni più eloquenti della Chiesa aquileiese […] Ritornare ad Aquileia significa soprattutto imparare dalla gloriosa Chiesa che vi ha generato come impegnarsi oggi, in un mondo radicalmente cambiato, per una nuova evangelizzazione del vostro territorio e per consegnare alle generazioni future l’eredità preziosa della fede cristiana».
E successivamente al Parco di San Giuliano di Mestre, l’8 maggio ha ribadito: «Attorno ad Aquileia si ritrovarono uniti popoli di lingue e culture diverse, fatti convergere non solo da esigenze politiche ma, soprattutto, dalla fede in Cristo e dalla civiltà ispirata dall’insegnamento evangelico, la Civiltà dell’Amore. Le Chiese generate da Aquileia sono chiamate oggi a rinsaldare quell’antica unità spirituale, in particolare alla luce del fenomeno dell’immigrazione e delle nuove circostanze geopolitiche in atto. La fede cristiana può sicuramente contribuire alla concretezza di un tale programma, che interessa l’armonico ed integrale sviluppo dell’uomo e della società in cui egli vive. La mia presenza tra voi vuole essere, perciò, anche un vivo sostegno agli sforzi che vengono dispiegati per favorire la solidarietà fra le vostre Diocesi del Nord-est. Vuole essere, inoltre, un incoraggiamento per ogni iniziativa tendente al superamento di quelle divisioni che potrebbero vanificare le concrete aspirazioni alla giustizia e alla pace».
 
Dopo la visita apostolica le Chiese del Nord Est, hanno lavorato, in particolare, su tre schede di riflessione: la nuova evangelizzazione del Nordest, il dialogo con la cultura del nostro tempo e l’impegno per il bene comune.
 
Su queste tre schede si articolano i dieci temi su cui lavoreranno i 30 gruppi (tre per tema) durante il convegno con questa scansione:
 
prima scheda:     Una nuova evangelizzazione nel Nordest
1.      La situazione religioso-spirituale odierna e “primo annuncio”
2.      La formazione di cristiani “adulti nella fede”
3.      In relazione con le “nuove generazioni”
4.      La realtà delle famiglie oggi e il compito di educare
5.      Corresponsabilità ecclesiale, cooperazione pastorale e ministerialità
 
seconda scheda: In dialogo con la cultura
6.      Culture in dialogo e testimonianza cristiana
7.      Accoglienza degli immigrati e incontro con culture e religioni
 
terza scheda:      Impegnati per il “bene comune”
8.      La promozione del “bene comune” e impegno civile
9.      Incontro con i poveri e testimonianza della carità
10. “Uso dei beni” nella comunità cristiana e solidarietà
 
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