Seminaristi d'Italia al seminario di Padova, a “scuola” di Azione cattolica

“Insieme nella Chiesa corresponsabili della missione”  è il tema che fa da filo conduttore al Campo seminaristi proposto dalla Presidenza nazionale dell'Azione cattolica italiana, ospitato quest'anno nel seminario Maggiore di Padova, dal 26 al 30 agosto 2009.
Un centinaio di seminaristi provenienti da tutta Italia vivranno un'esperienza di incontro con la più grande aggregazione laicale cattolica italiana – l'AZIONE CATTOLICA – che conta 380 mila iscritti effettivi dai 3 anni in su e un bacino di simpatizzanti e frequentatori di circa un milione di persone. E proprio in diocesi di Padova vede la presenza più consistente della penisola (circa 15 mila iscritti). Il campo seminaristi è una tradizione ormai consolidata. La proposta della Presidenza nazionale di Azione cattolica italiana si svolge, ogni anno, in una città e diocesi diversa d'Italia proprio per dare la possibilità di conoscere nuove esperienze e realtà. Il campo è destinato alla “nuova generazione” di futuri preti, molti dei quali non hanno esperienza diretta di Azione Cattolica: un'occasione per far conoscere l'associazione, farne vivere l'esperienza, confrontandosi con i laici e con le comunità parrocchiali in cui l'associazione è presente. Ma offre anche l'opportunità di incontrare nuovi territori e ricchezze culturali e spirituali.

In occasione del campo seminaristi saranno a Padova il presidente nazionale dell'Azione cattolica Franco Miano, con tutti gli assistenti centrali e l'assistente generale di Azione cattolica mons. Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina.

 «Il campo seminaristi – commenta don Giuseppe Masiero, presbitero della diocesi di Padova e assistente nazionale del settore adulti di Azione cattolica e del Movimento lavoratori – è particolarmente significativo nell'anno sacerdotale voluto dal papa. Rappresenta un momento di formazione e di incontro da parte dei futuri preti con il mondo di laici credenti impegnati nella vita e nella missione della Chiesa, nel segno di una corresponsabilità sempre più concreta ed efficace. Nella vita associativa dell'AC il ministero del prete è sempre stato arricchito dalla costante vicinanza dei laici con le loro esperienza umana e di fede, la loro preziosa competenza, per un efficace discernimento».
 
«Nell’anno associativo 2009-2010 –
sottolinea il presidente nazionale Franco Miano, segnalando l'impegno per il prossimo anno – siamo invitati a sperimentare, come persone e come associazione, l’apertura del cuore e l’accoglienza, l’accoglienza del Signore Gesù e l’apertura all’altro, alla comunità – e ai poveri in particolare – che viene sollecitata dalla Sua Parola. Alla luce della comunione sarà declinato anche l’impegno per la promozione del bene comune, che ha di per sé bisogno di una rete di relazioni autentiche, nutrite dal dialogo e dilatate dalla tensione alla giustizia, e che nei luoghi della vita comune, negli spazi della reciproca accoglienza, trova il suo ambito di fondamentale realizzazione».

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